Il turismo di quantità è già una
realtà, con un boom di arrivi senza precedenti. Ora è il momento
di affinare la qualità. Roma Capitale scende in campo contro il
fenomeno dell'overtourism, e la Fontana di Trevi a numero
chiuso, annunciata ieri, è uno dei tasselli di una partita che
potrebbe vedere in qualche mese l'introduzione di un biglietto
per i non romani, 1 o 2 euro al massimo, per avvicinarsi
all'acqua.
Il Campidoglio però va in pressing sul governo: l'assessore
alla Mobilità Eugenio Patané si è rivolto al ministero dei
Trasporti di Matteo Salvini (e alla Regione di centrodestra di
Francesco Rocca) perché metta ordine nel settore delle golf car,
le microauto 'aperte' cariche di turisti che a decine percorrono
le strade del cuore della Capitale. Una questione urgente, col
Giubileo alle porte e i suoi 30 milioni di pellegrini attesi,
tanto che si sta valutando la possibilità di tagliare la testa
al toro e vedere se il sindaco, coi suoi poteri commissariali,
può normare la materia almeno per un anno. Ma il problema
sarebbe solo rimandato.
Quanto alla Fontana di Trevi, complici i lavori di
manutenzione, il numero chiuso scatterà dapprima sulla
passerella montata nella vasca vuota, poi anche a regime, si
stabilirà un numero massimo per il 'catino', con hostess e
stewart che in caso di sovraffollamento regoleranno le entrate.
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