"Ridateci le nostre strade,
restituiteci spazi per giocare e correre all'aperto, almeno
davanti alle nostre scuole. Fateci camminare tranquilli nel
tragitto da casa a scuola". Sono le richieste che arrivano, come
ogni anno, da bambine, bambini e genitori di tutta Italia in
occasione di Streets For Kids, la giornata internazionale
promossa da Clean Cities Campaign in Italia e in molte città
europee per chiedere strade scolastiche, aria pulita, spazi per
giocare e sicurezza stradale nei percorsi che quotidianamente i
bambini percorrono da casa a scuola.
Anche a Roma tantissime scuole hanno aderito, questa mattina
e oggi pomeriggio, a questa iniziativa, colorando strade e
marciapiedi con gessetti oppure "occupando" con giochi
all'aperto le vie adiacenti alle scuole.
Tra queste, per esempio, la scuola primaria Alberto Cadlolo, nel
primo Municipio, circondata da cantieri in vista del Giubileo
che hanno aumentato il traffico, già normalmente sostenuto,
mettendo a dura prova la vita di genitori e bambini. Le maestre
hanno mostrato ai bambini un lungo cartellone dove era disegnata
una strada sgombra dalle macchine.
Quindi è stato chiesto loro di disegnare ognuno una macchina
in un post-it e di posizionarlo sulla strada. Gli è stato
chiesto, come era ora la strada. Risposta: "Una strada
bellissima, tutta colorata!" Ma su quella strada, hanno
continuato le maestre, i genitori li avrebbero fatti andare
serenamente a piedi o in bicicletta? La risposta è stata
inequivocabile: "No, ci sono troppe macchine". "Siamo parte del
problema", ma fortunatamente "siamo anche la soluzione", è stato
scritto, alla fine, nel cartellone che hanno disegnato i bambini
e che, poi, è stato appeso fuori dalla scuola. All'uscita, ogni
genitore ha staccato un post-it con una macchina, "liberando"
(metaforicamente) la strada dalle auto.
Nei prossimi giorni partirà una petizione per presentare al
Primo Municipio e al Comune quattro richieste: spostare gli
stalli dei bus, una sosta "kiss and go" accanto a scuola, ossia
la possibilità per i genitori dei bambini più piccoli di poter
lasciare per pochi minuti la macchina senza incorrere - come ora
- in multe salatissime, una rastrelliera per le biciclette,
spostare il varco della Ztl (per rendere pedonale la via davanti
all'ingresso della scuola), uno Scuolabus. I bambini, si sa, non
votano. Perciò sono pochi ascoltati. Ma prendere sul serio le
loro domande, i loro desideri e anche i loro diritti può aiutare
tutti a vivere meglio. Una città a misura di bambino è, senza
dubbio, una città dove viviamo tutti meglio.
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