Donne che camminano, corrono, libere,
felici, leggere. Sono le protagoniste del manifesto disegnato
dalla fumettista attivista Anarkikka sulla shopper bag simbolo
della seconda edizione della campagna di informazione e
sensibilizzazione "Il silenzio parla" fatta dalla Coop in
collaborazione con Differenza Donna (l'associazione che gestisce
il 1522, il numero antiviolenza della presidenza del Consiglio
dei Ministri-Dipartimento Pari Opportunità).
"E' un disegno di donne bellissimo, in movimento, - spiega Maura
Latini, presidente Coop Italia - sembra quasi che si muova e
cammini da sola: questo secondo me rappresenta bene la nostra
convinzione che non stiamo parlando di un dato di fatto ma di un
grave problema che vogliamo superare e per farlo dobbiamo
muoverci".
La stessa Anarkikka, che è anche autrice del libro 'Non
chiamatelo raptus' e da sempre è impegnata su questi temi,
spiega: "Il mio metodo è quello di sovvertire gli stereotipi e
anche la narrazione della violenza forse necessita di un modo
nuovo di essere raccontata che non sia il solito racconto cupo,
triste a cui siamo abituate e che inevitabilmente coinvolge
sempre e solo le donne. E' un modo di narrare che non dà
speranza e invece io sono convinta che questa speranza c'è.
Perché dalla violenza, lo sanno bene il 1522 e i centri
antiviolenza, si può uscire ma sappiamo quanto il percorso sia
ancora lungo e difficile e abbia bisogno del sostegno di tutta
la società. Tutti siamo chiamati a rispondere". E sottolinea
amaramente come nella violenza si stia "enomermente abbassando
l'età delle vittime e di chi la compie. Sono sempre più giovani
e ragazzi che usano gli strumenti di controllo fortissimi di
telefoni e social che limitano in un'età particolarissima lo
sviluppo totale della persona".
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