(di Mauretta Capuano)
Il ministro della Cultura Alessandro
Giuli lancia la proposta degli eurobond per la cultura
all'inaugurazione di Più libri più liberi, il 4 dicembre alla
Nuvola dell'Eur a Roma. In un'Europa che "dovrà entrare in una
logica purtroppo di riarmo come forma di deterrenza nei
confronti delle autocrazie e dei dispotismi asiatici" e in un
mondo in cui "molto probabilmente il nuovo presidente degli
Stati Uniti tornerà a ragionare in termini un po' più
isolazionistici" gli eurobond sarebbero una modo per
"disinnescare queste armi stornando una percentuale di spesa per
il riarmo e la difesa comune da impegnare nella cultura" ha
spiegato Giuli in un affollatissimo incontro allo Spazio Rai.
Mentre la presidente della Fiera della piccola e media editoria,
Annamaria Malato, cerca di chiudere le polemiche che hanno
preceduto i giorni dell'apertura della manifestazione, dedicata
a Giulia Cecchettin, per l'invito del filosofo Leonardo Caffo,
imputato per maltrattamenti alla sua ex fidanzata, che si è poi
ritirato, ma ha provocato una serie di defezioni agli incontri
tra cui quella di Zerocalcare. "Siamo dispiaciuti di aver ferito
le sensibilità che non volevamo. Noi vorremmo che negli oltre
700 incontri in queste sale si parlasse solo dei grandi
protagonisti di questa manifestazione: i libri" dice Malato.
Seduta in prima fila la curatrice della fiera Chiara Valerio
tace, ma poi a margine spiega che "le rinunce non sono tante. Le
nostre scuse sono state sincere, gli spazi sono stati concessi.
Questo è quello che abbiamo pensato di fare". Al momento le
defezioni sono 23 su circa 1.200 relatori, fanno sapere gli
organizzatori della fiera che si svolgerà fino all'8 dicembre.
Più libri parte con tanti ragazzi e ragazze in fila per entrare
che danno entusiasmo agli organizzatori e alla platea. "Stiamo
come ministero della Cultura per intervenire con 30 milioni di
euro nel decreto cultura per finanziare in particolar modo le
biblioteche. Siamo convinti che sotto la definizione di Piano
Olivetti debba essere riempito di contenuti un progetto che
accorcia le distanze tra centro e periferia, che ridà voce e
capacità di spesa e di lettura a chi è meno avvantaggiato. La
salute della filiera dell'editoria nasce con una sana educazione
alla lettura che genera ulteriore fabbisogno di libri in un
circuito virtuoso" afferma Giuli.
Il ministro spiega anche che "non ha senso lavorare in termini
culturali continentali se non entriamo in una logica per cui noi
siamo l'Eurafrica" e poi spiega che il budget europeo per la
cultura "dal 2014 al 2020 è stato pari a 1,47 miliardi, cioè
niente rispetto alle disponibilità degli Stati Europei e ancora
meno rispetto alle necessità della cultura. Ora siamo arrivati a
2,4 miliardi per l'arco temporale 2021-2027 che è sempre molto
molto poco. Allora comprendiamo che non esiste soltanto il
debito buono di cui ci ha parlato Mario Draghi nel momento della
grande crisi pandemica, ma esiste un debito molto, molto buono,
che è il debito che si fa per la cultura".
Giuli invita a fare un discorso di sistema e dice che "i fondi
per la cultura non basteranno mai. Dobbiamo uscire da una logica
troppo piccina, dobbiamo lavorare con un'ambizione più alta"
afferma il ministro protagonista di un lungo giro tra gli stand
della Fiera dove si ferma anche per partecipare a due incontri
tra cui uno dedicato a 'La cultura come incontro e identità' con
il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, accompagnato
dall'Assessore alla Cultura Simona Renata Baldassarre.
All'inaugurazione anche Maurizio Forte, direttore Centrale per i
settori dell'export dell'Ice, Massimiliano Smeriglio, assessore
alla Cultura Roma Capitale e Lorenzo Armando, presidente del
Gruppo Piccoli editori di Aie.
Il presidente dell'Associazione Italiana Editori Innocenzo
Cipolletta fa presente che la piccola editoria rappresenta quasi
il 50% della produzione di libri e i piccoli e medi editori sono
soprattutto nel Lazio. "Una ricchezza che va sostenuta da tutti
perché rappresenta la libertà di poter scegliere cosa vogliamo
leggere". Cipolletta si augura "di poter discutere nel 2025 con
il ministro Giuli, che ringrazia per il sostegno alle
biblioteche e alle librerie, della legge per il libro" ed Enrico
Gasbarra, presidente Eur Spa ricorda come l'anno scorso ci sia
stata la cifra record di 115 mila visitatori, che la fiera si
prepara a superare. Le prenotazioni, annuncia Malato, "sono al
momento già più alte dell'anno scorso".
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