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Italia in movimento, 100 anni di autostrade in mostra al Maxxi

Italia in movimento, 100 anni di autostrade in mostra al Maxxi

Tra sogni, storia e futuro, la rete che ha unito il Paese

ROMA, 05 dicembre 2024, 16:59

Redazione ANSA

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I primissimi progetti, quando ancora unire l'Italia con una grande rete viaria sembrava un'impresa colossale. Il plastico originale della A1 Milano-Napoli del 1964 e quello del viadotto Aglio, infrastruttura simbolo dell'Autosole per complessità realizzativa. Ma anche gli iconici ponti di Calatrava o gli studi sul futuro "possibile" dello Studio di Renzo Piano. A cento anni da quel 21 settembre 1924, quando con il taglio del nastro della Milano-Laghi si inaugurava la prima autostrada italiana, e a sessanta dall'apertura dell'A1, spina dorsale del Paese e arteria fondamentale di crescita economico-sociale, il Maxxi racconta un secolo di viaggi con Italia in movimento. Autostrade e futuro.
    La mostra, a cura del Senior curator Maxxi Architettura e Design contemporaneo Pippo Ciorra con Angela Parente e realizzata in collaborazione con Autostrade per l'Italia, dal 6 dicembre al 2 febbraio 2025 racconta non solo la nascita, ma anche come le autostrade abbiano plasmato paesaggio, società e immaginario di un intero Paese.
    "Con questa mostra - racconta la consigliera reggente della Fondazione Maxxi Emanuela Bruni - celebriamo un secolo di storie e connessioni. Le autostrade non sono solo infrastrutture, ma ponti tra città, culture e persone. Per noi è un'occasione straordinaria per intrecciare il racconto del passato con la nostra missione di esplorare il contemporaneo e tracciare nuove strade verso il futuro". "Vedremo anche tante opere di ingegneria, perché il nostro è un Paese bellissimo ma molto complesso", aggiunge la presidente di Autostrade per l'Italia, Elisabetta Olivieri.
    Con quattro sezioni tematiche, si parte dunque dalla nascita della rete, si prosegue con il Viaggio, tra microarchitetture, aree di sosta e punti di ristoro. E ancora l'Architettura d'autore, con star come Jean Nouvel, Santiago Calatrava e Guido Canali a firmare cantine, ponti, stazioni. Sospeso nello spazio c'è il presente, con i 74 scatti di Iwan Baan dall'alto di un elicottero. Fino al futuro, con le sperimentazioni green dello Studio Renzo Piano e le visioni delle illustrazioni di Emiliano Ponzi.
   

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