"Sulla bronchiolite nel Lazio non c'è
nessun allarme. I casi più critici riscontrati tra i bambini e
che hanno necessitato di ricovero, sono numericamente analoghi a
quelli degli anni passati. Tuttavia, la Regione Lazio sta
lavorando con grande determinazione per recuperare il ritardo -
del quale non siamo responsabili - nella distribuzione del
farmaco monoclonale che protegge i bambini dal virus e che
deriva da una condizione finanziaria ereditata". Lo ha
dichiarato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.
"È inaccettabile che una Regione in piano di rientro - in
equilibrio di bilancio - non possa governare la propria spesa
sanitaria. Insieme alle altre Regioni nella stessa condizione,
infatti, abbiamo fatto presente al Ministro della Salute, Orazio
Schillaci, che vanno garantiti a tutti i cittadini, specialmente
ai più fragili come i più piccoli, gli stessi diritti. Sono
state recepite le nostre richieste e vi è stata una
ridistribuzione delle dosi, di cui il Lazio aveva già
autorizzato l'acquisto con una delibera dell'8 agosto scorso.
In Parlamento, in sede di legge di bilancio, è stato presentato
un emendamento che consenta a tutte le Regioni, comprese quelle
in piano di rientro, di poter governare in modo autonomo la
spesa sanitaria, non lasciando indietro nessuno", ha
sottolineato il presidente Rocca.
Dallo scorso agosto la Regione Lazio ha messo a terra tutte
le procedure per l'aggiudicazione dell'anticorpo monoclonale
anti-bronchiolite. Nel frattempo, il Ministero della Salute ha
chiarito il 18 settembre scorso che il farmaco non rientrava tra
le prestazioni offerte dai Livelli essenziali di assistenza e,
pertanto, ne vietava l'utilizzo alle Regioni in piano di
rientro, a partire dal Lazio.
Successivamente il Ministero della Salute, su sollecitazione
delle Regioni, ha adottato il 17 ottobre scorso un protocollo di
vaccinazione sperimentale e ha stanziato dei fondi ad hoc,
nonostante il produttore dell'anticorpo monoclonale specificasse
l'indisponibilità del farmaco.
S'è attivata immediatamente la Cabina di regia per la gestione
dell'emergenza, così da promuovere la ripartizione delle dosi
presenti in Italia. Il 5 novembre si è resa così disponibile una
quota del monoclonale anti-bronchiolite e la Regione Lazio ha
bandito una nuova gara di appalto per l'acquisizione di oltre
15mila dosi, la cui fornitura è iniziata dal primo dicembre
scorso.
Non risulta alcun picco e nessuna emergenza. Da un'analisi
degli accessi nei pronto soccorso del Servizio sanitario
regionale e degli ospedali privati accreditati, la Regione Lazio
- che si conferma tra le Regioni leader della vaccinazione, la
cui macchina organizzativa è stata pianificata prima dell'estate
- comunica che due bambini sono ricoverati presso il policlinico
Agostino Gemelli rispetto ai 4 bambini dell'anno precedente,
mentre un bambino è ricoverato all'ospedale San Camillo e 53
bambini sono ricoverati all'ospedale Bambino Gesù in linea con i
ricoveri pediatrici dello scorso anno.
La somministrazione sarà operativa sin dalle prossime ore sia
nelle Aziende sanitarie sia negli ospedali accreditati con il
Servizio sanitario regionale.
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