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In 10 aggrediscono una coppia gay con botte e insulti omofobi

In 10 aggrediscono una coppia gay con botte e insulti omofobi

A Roma i due ragazzi camminavano mano nella mano

ROMA, 02 gennaio 2025, 14:21

Redazione ANSA

ANSACheck
Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Camminavano mano nella mano tornando a casa dopo il Capodanno, quando sono stati aggrediti da dieci ragazzi con botte e insulti omofobi, per il solo motivo di essere una coppia omosessuale. È successo a Roma, in zona Malatesta. A renderlo noto l'associazione Gaynet, che ha supportato i due ragazzi nel processo di denuncia.

    L'aggressione è avvenuta intorno all'una di notte. Scesi dal primo piano di un palazzo i dieci - a quanto riferisce Gaynet- si sono accaniti con calci e pugni soprattutto contro uno dei ragazzi della coppia, Sthepano, residente a Roma e originario del Perù. "Dopo 15 minuti di botte e minacce, i due hanno dovuto camminare fino al pronto soccorso con Sthepano sanguinante, perché non c'erano ambulanze disponibili. Trauma cranico, naso rotto, volto tumefatto e 25 giorni di prognosi, ma soprattutto tanta rabbia e paura".

   "Io ho saputo difendermi in qualche modo, ma mi hanno aggredito in 10 in modo tale che altri ragazzi non sarebbero sopravvissuti - racconta Sthepano - Abbiamo denunciato e vogliamo che la nostra storia sia da esempio. Vogliamo che tutto questo finisca, tenersi per mano o scambiarsi uno sguardo romantico deve essere un gesto normale per tutti. Vogliamo reagire alla paura, perché con la paura di essere se stessi non si vive".

   L'episodio segue di pochi giorni quanto avvenuto a Milano, con una dinamica simile, ricorda Gaynet che cita un dato europeo secondo il quale Il 53% delle persone Lgbtqia+ evita ancora oggi di tenersi per mano in pubblico.Le istituzioni locali si sono subito attivate una volta informate dei fatti, mentre le realtà Lgbtqia+ si stanno coordinando con le associazioni del territorio per organizzare un presidio in zona Malatesta sabato 4 gennaio alle 17

    "Quello che è successo a Sthepano - commenta Rosario Coco, presidente di Gaynet - è il risultato di tutte quelle leggi di uguaglianza che ancora non ci sono, visto che l'Italia registra un vergognoso 36° posto sulla parità Lgbtqia+ nella Rainbow Map di Ilga Europe, nonché della peggiore maggioranza parlamentare sui diritti civili che l'Italia ricordi, dal disastro nei consultori alla persecuzione di famiglie arcobaleno e persone trans. Oltre alle classiche lacrime di coccodrillo, chi avrà il coraggio in Parlamento di ammettere le proprie responsabilità? come aver agitato la bufala del gender per anni bloccando qualunque tipo educazione a diversità e rispetto nelle scuole, aver applaudito all'affossamento della legge contro l'omolesbobitransfobia, aver attaccato i Pride o essersi schierati con Orban in Europa. La solidarietà non basta più e per ammettere di aver sbagliato, o di non aver fatto abbastanza, non è mai troppo tardi". 

 

Pd Lazio: "Il 4 gennaio in piazza contro l'odio"

   "L'aggressione subita a Roma nella notte di Capodanno da una coppia di giovani uomini, colpiti con insulti e violenza solo per aver camminato mano nella mano, è un episodio che scuote profondamente le coscienze. Atti come questo dimostrano quanto sia ancora radicata nella nostra società l'intolleranza verso le differenze". Lo dichiara Daniele Leodori, segretario regionale del Partito Democratico.

   "Di fronte a tali atti di odio non possiamo rimanere in silenzio. La comunità del Partito Democratico sarà presente al presidio organizzato in zona Malatesta sabato 4 gennaio, per manifestare solidarietà alle vittime e ribadire il nostro impegno nella lotta contro ogni forma di discriminazione. È necessario un segnale chiaro: la tutela dei diritti e della sicurezza di ogni cittadino è una priorità su cui non arretreremo." 

Grassadonia: "Roma a fianco delle vittime"

"La violenza omolesbobitransfobica colpisce ancora, Roma Capitale continuerà a fare la sua parte a fianco delle persone lgbtqia+ per il bene di tutta la città. Quanto accaduto a Malatesta durante la notte di Capodanno è un affronto che non tollereremo". Lo affermano Marilena Grassadonia, coordinatrice dell'Ufficio Diritti Lgbt+ di Roma Capitale, e Filippo Riniolo, presidente della Commissione Pari Opportunità del Municipio V.

   "Quanto denunciato dai due ragazzi aggrediti è di per sé gravissimo ma ha nelle modalità una dinamica inaccettabile. - aggiunge Grassadonia- Essere aggrediti perché si cammina mano nella mano con la persona che si ama è un atto violento e intollerante che non può trovare posto nella nostra città.
Sapere che a commettere l'aggressione è stato un vero e proprio branco che si è preoccupato di scendere in strada appositamente per picchiare i due ragazzi che stavano rientrando a casa dopo la serata di festa è una cosa che ci lascia sgomenti.A Roma non può esserci spazio per simili atti. Insieme al Sindaco Roberto Gualtieri, che sta seguendo la vicenda, continueremo con determinazione il lavoro che stiamo portando avanti in tutti i Municipi della città e che parla di educazione alle differenze e della costruzione di una città accogliente e di tutti".

   "Ieri abbiamo avuto modo di sentire i due ragazzi aggrediti - spiega Riniolo - il racconto della loro esperienza ci ha scosso ma anche rafforzato nella determinazione di reagire. È evidente come il clima di omofobia e machismo che aleggia nel nostro Paese dia legittimazione a chi commette atti di violenza contro le persone Lgbt. Eppure, questi ragazzi non si lasciano schiacciare nel ruolo di vittime: li ho sentiti determinati a reagire, a non piegarsi alla paura. Saremo al loro fianco sabato alle 17, in piazza Malatesta. Le istituzioni non si limiteranno a condannare questi atti di violenza: proseguiremo con determinazione nella lotta contro ogni traccia di fascismo, sessismo e omofobia. Questo municipio vuole essere un modello di inclusione e diritti per tutti." 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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