"I saldi, ed in particolare quelli
proposti nei negozi fisici, di strada, si confermano l'evento
promozionale più atteso dagli italiani per gli acquisti di abiti
e accessori e più in generale proposti dal settore moda nel suo
complesso". La conferma arriva dal presidente della
Confesercenti di Roma e del Lazio, Valter Giammaria.
"Certamente - sottolinea Giammaria - un forte segnale positivo
dopo un autunno caratterizzato da vendite che hanno fatto
registrare un andamento blando e in tanti casi negativo".
Secondo una indagine Confesercenti-Ipsos, così come accaduto
nell'ultima settimana di Natale, anche per i prossimi saldi i
punti vendita fisici appaiono in vantaggio sull'online: "seppure
si comprerà attraverso entrambi i canali, il dato che otto
italiani su dieci (81%) sceglieranno i negozi di vicinato per
almeno un acquisto, contro il 54% che comprerà un prodotto
online, di fatto rilancia i negozi del settore che sul nostro
territorio metropolitano di Roma sfiorano i 20 mila esercizi",
dice il presidente della Confesercenti di Roma e del Lazio che
poi rilancia un messaggio alla politica: "se è un bene che le
Regioni abbiano trovato un accordo su una unica data per evitare
spiacevoli situazioni di concorrenza tra regioni, come accadeva
nel recente passato, occorre affrontare il problema della data
troppo anticipata: l'inverno climatico è appena iniziato e le
attività si trovano a svendere la collezione invernale in piena
stagione. I saldi sono una vendita di fine stagione e devono
tornare ad essere tali".
"Occorre poi, rincara Giammaria, che i Comuni e la Regione Lazio
tornino ad investire con eventi dedicati per rendere sempre più
attraente l'iniziativa sui territori; occorre sostenere davvero
i prodotti del Made in Italy, contrastando iniziative di
concorrenza sleale, effettuando i controlli per evitare, come
invece sta accadendo, in violazione delle norme, che nelle
settimane che precedono i saldi vengano proposte vendite,
scontate dal 40 al 75%, cosiddette riservate o private, che
inondano di messaggistica i nostri cellulari e non solo".
Quanto emerge dal sondaggio sui saldi di fine stagione
invernali, condotto da IPSOS per Confesercenti per il budget il
59% degli intervistati ha già pianificato quanto investire nel
rinnovo del guardaroba: in media si spenderanno circa 218 euro a
famiglia, con una media più alta nel Centro Italia (quasi 263
euro) e tra gli over 34 (quasi 239 euro). Dalla ricerca emerge
che I prodotti moda più desiderati per questi saldi sono
maglioni e felpe, indicati dal 51% di chi ha previsto di
acquistare. Un effetto dell'arrivo del freddo dopo un autunno
caldo, a causa del quale il 30% circa dei consumatori segnala di
aver ridotto gli acquisti di abbigliamento invernale.
Particolarmente cercati i maglioni di qualità con
decorazioni. Seguono, a brevissima distanza, le calzature (49%
delle segnalazioni) e poi - ben più staccati - gonne e pantaloni
(31%), con un interesse forte per jeans e denim, e maglie e top
(30%). Nella lista dei desideri ci sono anche intimo (28%),
camicie e camicette (22%), borse (21%) e i capispalla -
giubbotti, cappotti e piumini - sempre al 21%. Poi accessori
(18%) e abiti e completi (17%).
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