Quattro patteggiamenti, di cui due a
4 anni per il reato di tortura, e due rinvii a giudizio. E'
quanto ha deciso il gup di Roma nei confronti di alcuni
operatori sociosanitari impiegati nel Centro di Educazione
Motoria (Cem) arrestati lo scorso luglio dai carabinieri di Roma
con le accuse, a vario titolo, di tortura e maltrattamenti ai
danni di pazienti affetti da gravi patologie psicofisiche.
Il giudice ha dato il via libera al patteggiamento a 4 anni
di carcere con detenzione ai domiciliari per due imputati che
hanno offerto risarcimenti da 20 mila e 15 mila euro. Per altri
due operatori finiti nell'inchiesta patteggiamento a 2 anni con
sospensione della pena "previo percorso di recupero" e ha
disposto il rinvio a giudizio per due imputati fissando il
processo al 4 novembre prossimo davanti alla prima sezione
collegiale.
Per altri quattro imputati, che hanno scelto il rito
abbreviato, il giudice deciderà nell'udienza del 17 febbraio.
Nel procedimento si è costituita parte civile la Croce Rossa che
aveva fatto scattare l'indagine con una denuncia su quanto
avveniva al Cem.
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