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A Roma l'educazione affettiva arriva a scuola, la Lega attacca

A Roma l'educazione affettiva arriva a scuola, la Lega attacca

Rispetto, parità e inclusività. Spazio all'anti omofobia. Il Carroccio: 'Si vogliono sostituire alle famiglie'

ROMA, 15 gennaio 2025, 18:58

Redazione ANSA

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Alcuni alunni fuori da una scuola media (foto d 'archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alcuni alunni fuori da una scuola media (foto d 'archivio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il Campidoglio vara un progetto per promuovere l'educazione affettiva e l'educazione alla parità tra i generi nelle scuole medie: "Dobbiamo aiutare i ragazzi a crescere in modo consapevole e a governare la dimensione sociale e affettiva" afferma il sindaco Pd Roberto Gualtieri.

   Ma il centrodestra insorge: "Uno spreco di denaro pubblico per imporre una visione ideologica: si vogliono sostituire alle famiglie" per la Lega, mentre FdI chiede "il consenso dei genitori" per frequentare i corsi. E già al solo annuncio sale la polemica con i Pro Vita & Famiglia che già immaginano "associazioni Lgbt e collettivi trans-femministi che insegneranno ai nostri figli a cambiare sesso o che esistono infiniti generi in cui identificarsi".

   L'iniziativa è promossa dall'assessora alla Scuola Claudia Pratelli, ma c'è anche la coordinatrice dell'ufficio capitolino Diritti Lgbt+ Marilena Grassadonia. E' la sua presenza, in particolare, che "alimenta a ragione i sospetti" di FdI e che manda su tutte le furie i Pro Vita, che vedono "l'educazione sessuo-affettiva intrisa di ideologia gender" entrare nelle scuole con la "ex presidente di Famiglie Arcobaleno, stavolta senza neanche nascondersi".

   Grassadonia, da parte sua, affida ai social la sua riflessione: "Per estirpare le radici dell'omolesbobitransfobia - dice - non si può che lavorare sul piano formativo e culturale. È la scuola infatti il primo luogo in cui promuovere un'educazione all'affettività e alle differenze, che sia veicolo laico di quella cultura del consenso che è elemento imprescindibile per la costruzione di relazioni sane e condivise".

   Ma di che si tratta nel concreto? A fine gennaio, ha spiegato l'assessora Pratelli, uscirà un bando da 420 mila euro rivolto alle associazioni del Terzo Settore con esperienza nel campo.

   Le associazioni potranno presentare al Campidoglio dei progetti, pensati per specifiche scuole del territorio. Saranno selezionati 15 progetti, uno per Municipio. I progetti, che saranno attuati in orario curricolare nel corrente anno scolastico e nel prossimo, potranno essere incentrati su quattro grandi aree tematiche: educazione socioaffettiva e alle relazioni, educazione alla parità tra i generi, prevenzione e contrasto della violenza e della discriminazione legate al genere e all'orientamento sessuale, prevenzione e contrasto della violenza di genere nel mondo digitale.

   "Nel metodo - lo difende Gualtieri - si rendono protagonisti scuole e terzo settore con progetti in cui noi abbiamo una funzione di supporto. Nel merito, c'è tanta domanda di educazione affettiva in un mondo in cui la dimensione digitale è pervasiva". "Siamo orgogliosi - aggiunge Pratelli - perché la conta dei femminicidi, della discriminazione e violenza sul genere e l'orientamento sessuale ci restituisce una responsabilità importante come amministrazione. Oggi ancora non c'è nelle scuole l'educazione sessuo-affettiva nonostante ce ne sia grande bisogno". 

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