Si tratta di un'antichissima fiera che tradizionalmente si tiene il 25 marzo, data che appunto precede di nove mesi esatti la nascita di Cristo.
Per i
viterbesi, oltre a significato religioso, questa manifestazione
sancisce ufficialmente l'inizio della bella stagione.
Originariamente dedicata alla vendita di animali e prodotti
agricoli, negli anni si è trasformata con bancarelle sparse per
il centro storico, dove si possono acquistare ogni genere di
merci.
Per questa edizione, l'amministrazione Frontini ha varato una
sorta di versione 2.0, attuando una serie di iniziative
satellite che, non solo avevano lo scopo di mantenere viva la
tradizione, ma anche quello di rinnovarla in chiave più moderna.
Infatti, oltre a un percorso più concentrato e ottimizzato, si è
ottenuta una maggiore fruibilità per i cittadini, e una
riduzione del traffico fuori le mura cittadine, che ogni anno a
causa dei divieti era caotico.
Ma non solo, infatti, a fare da corollario all'evento, sono
stati introdotti nelle piazze del centro storico, anche
mercatini di prodotti artigianali locali, o di vendita di libri.
Il tutto senza trascurare un angolo dedicato ai bambini.
Una
serie di novità che hanno avuto successo, a fronte delle
migliaia di visitatori che, fin dalle prime ore del mattino, si
sono accalcati per le strade per vedere gli oltre 240 banchi di
espositori provenienti da tutta la provincia.
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