Il vento forte che sin dalle prime
ore di stamane spira dalle montagne verso la costa della
Liguria, sta spingendo il petrolio dai greti dei fiumi nel mare
del porto di Genova: per questo motivo è bene accelerare le
operazioni di bonifica avviate dalla Iplom sui greti dei
torrenti Polcevera e Fegino dopo la rottura dell'oleodotto della
società di Busalla avvenuta domenica sera.
É quanto è emerso da un summit che si è svolto stamane nella
Capitaneria di Porto di Genova e a cui hanno preso parte due
tecnici dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e
Ricerca Ambientale) inviati dal ministro all'Ambiente Gianluca
Galletti, che sin da domenica sera segue con attenzione quanta
sta accadendo in Valpolcevera.
All'incontro, oltre all'ammiraglio Giovanni Pettorino,
comandante della Capitaneria di Porto di Genova, c'erano i
tecnici dell'Arpal (Agenzia di Protezione Ambientale per la
Liguria) che hanno il compito di monitorate i danni ambientali
provocati dal disastro e referenti principali del magistrato
titolare dell'inchiesta, il sostituto procuratore Alberto
Landolfi, avviata per fare luce sulle cause dello sversamento di
greggio.
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