Il Wwf si costituirà parte civile
nel processo che presumibilmente si aprirà per "disastro
colposo" per lo sversamento di petrolio nel Polcevera così come
ha fatto per il fiume Lambro dove lo scorso 4 aprile è arrivata
la sentenza di condanna. Lo rende noto un comunicato
dell'organizzazione ambientalista secondo la quale "si tratta,
di un incidente molto simile a quello del 2010 dove furono
sversate circa 2800 tonnellate di idrocarburi nel Lambro che poi
le riversò direttamente nel Po". "Purtroppo l'incidente del
Polcevera dimostra la fragilità ambientale di Genova dove i
corsi d'acqua sono ormai al collasso: dopo le recenti e tragiche
alluvioni del Ferreggiano (2011, 2014) costretto in un alveo
sempre più ridotto da un consumo di suolo fuori controllo, ora è
la volta del Polcevera ora devastato dallo sversamento di 5/600
mc di idrocarburi (circa 700 tonnellate) fuoriusciti a causa
della rottura di un oleodotto irresponsabilmente collocato a
ridosso del fiume", afferma il Wwf secondo il quale Genova è
"una delle città dove si contano più stabilimenti suscettibili
di causare incidenti rilevanti" mentre la Liguria "forse si può
ritenere oggi la regione italiana più vicina all'estremo limite
di saturazione urbana".
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