Lungo sopralluogo questa mattina da
parte del sostituto procuratore Walter Cotugno, che indaga per
disastro ambientale colposo, sul luogo in cui è esploso il tubo
dell'oleodotto della Iplom riversando nel torrente Polcevera
circa 600 metri cubi di greggio. Il pm, con la squadra di
polizia giudiziaria dell'Agenzia regionale per la protezione
dell'ambiente ligure, ha controllato anche la prima parte della
conduttura che da Multedo arriva a Fegino e nella sede della
Iplom, compresi i depositi della società. I tecnici Arpal,
sempre stamani, hanno effettuato le misurazioni con un laser
scanner lungo il fianco della collina. Le misurazioni serviranno
per quantificare quanta terra è stata smossa e se la frana sia
avvenuta prima dell'incidente o se sia stata causata
dall'esplosione. Nel pomeriggio intanto la squadra di pg ha
iniziato a sentire le prime persone informate dei fatti, tecnici
e operai tra quelli presenti domenica sera. Al vaglio degli
inquirenti la manutenzione della conduttura, la frana che
potrebbe avere causato la rottura del tubo o anche l'errore
umano. Dopo i primi rilievi, il pm potrebbe nominare un collegio
peritale composto da un geologo e due ingegneri esperti in
materiali e in impianti.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA