E' avvenuto in modo volontario lo sgombero della tendopoli lungo il fiume Roja, a Ventimiglia, dove da giorni un centinaio di migranti era accampato. Stamani scadeva l'ordinanza con cui il sindaco Enrico Ioculano prevedeva lo sgombero. L'ordinanza era stata emessa la mattina di venerdì scorso per motivi di igiene, sanità, incolumità pubblica e sicurezza. I migranti avevano 48 ore di tempo per rimuovere le tende e allontanarsi. L'accampamento, a pochi chilometri dal confine con la Francia, era stato montato anche grazie all'aiuto dei 'No borders', giovani dei centri sociali, che in questi giorni hanno assistito i profughi. E proprio la presenza dei 'No borders' faceva pensare che ci potessero essere resistenze al rispetto dell'ordinanza. Se fosse accaduto, lo sgombero sarebbe stato forzoso. Invece tutto è avvenuto in assoluta tranquillità. I migranti hanno raccolto le loro cose e hanno lasciato il greto del fiume. Sul posto, al momento, non ci sono poliziotti e carabinieri.
Dopo le 13, ora in cui scadeva l'ordinanza di sgombero, i migranti, in modo ordinato si sono spostati dal luogo dove era la tendopoli e si sono radunati alla foce del fiume Roja, a 400 metri da dove erano accampati ed hanno allestito una nuova tendopoli.
"A Parigi abbiamo la nostra famiglia, vogliamo uscire dall'Italia e proveremo in tutti i modi a farlo". A parlare sono due giovani etiopi appartenenti al gruppo di circa 120 migranti che stazionano a Ventimiglia. In attesa di capire cosa accadrà dopo che i profughi hanno deciso di spostare l'accampamento alla foce del fiume Roja, davanti al mare, alcuni attivisti hanno organizzato una distribuzione di cibo caldo e bevande. Approfittando anche delle condizioni meteo migliorate, alcuni migranti hanno improvvisato una partita di calcio, altri giocano a tennis sulla spiaggia e alcuni volontari arrivati da Genova, suonano i loro strumenti per smorzare la preoccupazione per un eventuale sgombero forzoso.
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