"Ritengo razionale l'attuale scelta
del Governo per il voto in autunno, ma se il quadro
dell'emergenza sanitaria dovesse cambiare, le cose andassero
molto meglio e la decisione cambiasse, il Pd quando lo fanno
votare vota, non è un argomento di discussione, si vota quando
ci sono le condizioni per votare". Così il segretario regionale
del Pd Simone Farello interpellato oggi pomeriggio dall'ANSA
risponde a una domanda sull'attesa scelta del candidato unitario
del centrosinistra e del M5S alle elezioni regionali in Liguria
dopo lo 'stop' imposto dall'emergenza coronavirus.
"Il confronto all'interno della coalizione di centrosinistra
è ripreso la settimana scorsa, - spiega Farello - sicuramente
questa settimana e soprattutto la prossima ci sarà
un'accelerazione degli incontri con il M5S dopo lo stop imposto
dall'emergenza coronavirus". L'obiettivo secondo indiscrezioni
sarebbe presentare entro maggio il candidato presidente e la
coalizione definitiva formata in modo da essere pronti anche in
caso di improbabile voto a luglio.
"La vicenda globale del virus ha cambiato completamente i
paradigmi, cambia il modo di lavorare delle persone, purtroppo
creerà una crisi economica in alcuni settori di medio e lungo
periodo. - evidenzia Farello - Il sostegno all'economia, una
riflessione seria sul ruolo dello Stato, sull'universalità di
alcuni servizi come la sanità e la scuola nella loro dimensione
pubblica, saranno l'argomento dell'agenda politica nel mondo,
anche gli americani se voteranno a novembre lo faranno in base a
parametri diversi da quelli prima dell'epidemia".
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