"Il livello di allarme è massimo, la situazione è sfuggita al Mit per incapacità disarmante a pianificare e Aspi è responsabile dell'incuria della rete che va avanti da anni". Lo afferma Giampaolo Botta, direttore di Spediporto, l'associazione degli spedizionieri genovesi commentando l'iniziativa del colosso dello Shipping, Cosco, che ha sconsigliato i clienti di servirsi del porto di Genova che sta perdendo operatività a causa dei cantieri in autostrada .
"Serve una soluzione efficace con impiego di risorse e uomini con centinaia di persone al lavoro giorno e notte per chiudere in fretta i cantieri o il danno per Genova e il Nord-Ovest sarà incalcolabile", dice Botta.
"Siamo amareggiati dal fatto che la situazione delle autostrade liguri sta portando i grandi gruppi a rivedere il loro posizionamento: prima il crollo del Morandi, ora i cantieri per la messa in sicurezza delle gallerie e dei viadotti. Purtroppo sta avvenendo quello che diciamo da tempo. Ci saranno danni grandissimi perché quando un operatore cambia il posizionamento su un porto farlo tornare indietro non è semplice". E il direttore di Spediporto sottolinea: " E se lo fa Cosco... un operatore radicato da tempo a Genova dove ha investito da decenni".
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