Blitz dei militari del Nas
all'ospedale di Lavagna dove tre giorni fa è stato scoperto un
cluster di Coronavirus nel reparto di Medicina. I militari hanno
sequestrato cartelle cliniche e documentazione anche delle
percentuali delle vaccinazioni per cercare di capire perché nel
reparto si sia diffuso il contagio. Era stato lo stesso
presidente della Regione Giovanni Toti a comunicare che otto
pazienti erano risultati positivi oltre a un infermiere no vax.
Il direttore generale di Asl4 Paolo Petralia aveva però spiegato
di non avere "alcuna evidenza" se l'infermiere fosse vaccinato o
no. I degenti erano stati trasferiti in un reparto Covid a
Sestri Levante. Quello del Tigullio in ordine di tempo è stato
il secondo focolaio ospedaliero. A metà marzo se ne era scoperto
uno al reparto di pneumologia dell'ospedale San Martino di
Genova dove erano state contagiate 17 persone tra pazienti e
personale medico, tra cui una infermiera che non si era
vaccinata. Dopo la scoperta del cluster in procura sono arrivati
una serie di esposti di parenti di anziani morti dopo essere
stati ricoverati nel reparto in quel periodo. Il procuratore
aggiunto Francesco Pinto e il sostituto Stefano Puppo avevano
aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Per
quanto riguarda Lavagna non c'è al momento nessun fascicolo
aperto.
E' di oggi la notizia di un terzo cluster ospedaliero,
registrato al Galliera di Genova con 5 degenti del reparto di
Medicina infettati e una oss non vax che aveva cambiato idea ed
era in attesa del vaccino. In questo caso a portare il virus,
secondo l'ospedale è stato un paziente entrato negativo e che si
positivizzato successivamente, mentre la oss era risultata
negativa al tampone a cui si era sottoposta dopo le prime
positività
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