Hanno dato vita a un corteo in Largo Pertini e hanno chiesto un incontro al Prefetto i lavoratori di Leonardo a Genova, preoccupati per il futuro della divisione Automazione e il conseguente rischio di spezzettamento del sito genovese. I sindacati, lo sciopero e il presidio sono stati dichiarati da Fim, Fiom e Uilm, chiedono che la divisione resti all'interno dell'azienda per salvaguardare la forte professionalità di 400 lavoratori, tra ingegneri, tecnici altamente professionalizzati, che si occupano di sistemi di logistica per aeroporti e corrieri. "Noi chiediamo la permanenza della divisione automazione all'interno del perimetro di Leonardo - spiega Stefano Bonazzi di Fiom Cgil - si tratta di 400 lavoratori che rischiano di uscire dal più grande gruppo industriale italiano. L'azienda parla della necessità di trovare partner per valorizzare una divisione che è fuori dal core business, ma noi contestiamo questa scelta perché si tratta di un comparto che può essere strategico e che ha di fronte prospettive industriali importanti". In piazza assieme ai lavoratori di Leonardo sono scesi anche quelli degli appalti, delle mense, delle pulizie e degli appalti.
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