Due ventenni sono morti in uno scontro frontale tra due auto avvenuto ieri sera subito dopo le 22 sull'Aurelia Bis tra Albenga e Alassio). Le vittime sono Marco Parascosso, studente di Alassio di 19 anni, e Emanuele Albanto, 23enne di Bagnasco (Cuneo). Ferito gravemente il fratello di Parascosso, Davide, 16 anni. Le due auto, una Ford Fiesta e una Citroen C3, su cui viaggiavano i due fratelli, si sono scontrate frontalmente: un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo ai due autisti. Coinvolta una terza auto, che è stata colpita da alcuni detriti delle vetture incidentate. È stato proprio il conducente di quest'ultimo mezzo ad allertare i soccorsi. Sul posto sono intervenuti ambulanze, vigili del fuoco, polizia stradale e polizia di Stato. Secondo quanto ricostruito la Ford Fiesta viaggiava da Alassio in direzione Albenga. L'automobilista che ha poi chiamato i soccorsi ha detto ai poliziotti di aver viaggiato per un po' dietro la Fiesta, di aver visto comparire in lontananza i fari di un'altra auto e poi di aver visto improvvisamente spegnersi le luci di entrambi i veicoli. Si è accorto dell'accaduto solo quando sotto le ruote della sua auto ha sentito i detriti causati dallo schianto ed è andato a sbattere contro parte del motore di una delle due auto. La vittima 19enne studiava all'Istituto Alberghiero di Alassio.
Era studente dell'istituto Alberghiero di Alassio e attaccante della Fbc Veloce 1910 (squadra che milita nel campionato di Promozione ligure) Marco Parascosso. Figlio di un funzionario dell'Agenzia delle Entrate e di una infermiera dell'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, viene descritto dagli ex compagni di squadra dell'Albenga Calcio (in cui aveva militato negli scorsi anni) come un ragazzo umile, simpatico "e davvero troppo buono". A rimanere coinvolto nell'incidente anche il fratello Davide, 16enne, che nella notte è stato operato al Santa Corona ad anca e milza e al momento risulta fuori pericolo di vita. Lavorava come barista al bar Roma di Bagnasco (Cuneo) Emanuele Albanto, il 23enne piemontese da tutti conosciuto come "Lele". Viveva con la mamma Raffaella e il fratello Gabriele. Appassionato di calcio, aveva militato nel Bagnasco, squadra della sua città.
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