La Polizia genovese ha arrestato un
cittadino svizzero di 30 anni per detenzione ai fini di spaccio
di sostanza stupefacente, resistenza e lesioni personali
aggravate. Tutto è iniziato in via Canzio dove era stata
segnalata una lite con percosse in strada. Sul posto era
presente un cittadino marocchino il quale ha detto alla polizia
che, mentre stava passeggiando con un suo amico, una macchina di
grossa cilindrata avrebbe provato ad investirli. Ne è nata una
lite durante la quale il passeggero dell'auto è sceso dal
veicolo e, dopo aver stretto una catena intorno al pugno, ha
colpito in testa l'amico del ragazzo maghrebino per poi darsi a
precipitosa fuga a bordo dell'auto. L'aggredito si è allontanato
dal luogo dell'intervento rifiutando le cure del 118 mentre il
maghrebino ha seguito la macchina e ha visto i due soggetti che,
dopo aver parcheggiato in Piazza Vittorio Veneto, sono entrati
in un hotel assieme a una bimba. Raggiunti in hotel, i
poliziotti hanno sentito nella stanza un forte odore di
stupefacente che lo svizzero ha cercato di gettare nel water.
Durante il controllo nella stanza e nell'auto sono stati
rinvenuti 20,39 gr. di cannabis e 6 gr. di cocaina. acuni
telefoni cellulari e denaro di cui i due non hanno saputo
spiegare la provenienza. Quando i poliziotti li hanno informati
che sarebbero stati accompagnati in Questura per gli atti di
rito, lo svizzero ha dato in escandescenza e gli agenti hanno
subito provveduto a mettere in sicurezza la bambina presente
nella stanza dell'albergo. In Questura l'uomo ha continuato nel
suo atteggiamento violento tirando calci e pugni agli operatori.
La bambina, figlia dell'arrestato, è stata affidata alle cure
dei sanitari.
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