"Il modello Genova, prima che con il ponte, è iniziato con il grande piano di messa in sicurezza della città, con un lavoro congiunto e concorde delle istituzioni". Il presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, a margine della cerimonia per le vittime dell'alluvione del 2011, riassume così il lavoro fatto per la messa in sicurezza idrogeologica della città. Un lavoro che parte, inevitabilmente, dal ricordo delle vittime e dalla volontà della città di reagire. "È stata una tragedia gravissima quella che colpì Genova - sottolinea Toti - e che ancora oggi è giusto ricordare. Ricordare chi non c'è più, e cosa ha sofferto questa città, ha spinto le istituzioni a reagire e oggi Genova è infinitamente più sicura. La foce del Bisagno - ha sottolineato - è stata allargata in modo tale che, se anche arrivasse un'alluvione delle proporzioni di quelle del 1970 che era stata ancora più devastante di quella del 2011, probabilmente riusciremmo a passare senza danni e senza lutti. Questi 10 anni non sono passati invano - conclude - e spero che questo possa in qualche modo mitigare il dolore per chi non c'è più e onorare il ricordo di chi ha dato la vita in quella tragedia".
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