"Un presepe, che vuole essere 'alternativo', con tutto il rispetto per il lavoro da cui è scaturito, risulta stonato e siamo allibiti che non si potesse immaginare prima.
Ogni tanto non guasta lasciare in vita qualcosa di tradizionale perché il presepe ha un valore positivo, una nascita, una gioia che non vediamo nel crollo di un ponte per incuria, si può dare spazio alla fantasia in molti altri contesti". Lo dice Egle Possetti, presidente del Comitato ricordo Vittime Ponte Morandi, commentando l'allestimento di un presepe con scenografia che ricorda il crollo del viadotto di Genova, tra quelli esposti in un hotel di Firenze.
"Noi possiamo immaginare, anche se con fatica, che le persone che non hanno vissuto la nostra esperienza terribile possano pensare che un presepe con i monconi del Ponte Morandi possa diventare commemorativo. Vi assicuriamo che per le famiglie che portano nel cuore quelle maledette immagini non emerge nulla di commemorativo", aggiunge Possetti. "Per noi il ricordo passa attraverso il memoriale futuro, il lavoro degli inquirenti e della magistratura, attraverso la percezione che quelle morti possano risuonare nelle orecchie delle nostre istituzioni per spronarle a fare molto di più, per non permettere mai più' una tale vergogna", conclude Possetti sottolineando "della nostra tragedia si parla ormai troppo poco, restano i lamenti di chi invoca giustizia e di fronte a noi appaiono i presepi".
Dopo le polemiche che aveva suscitato il presepe e la dura presa di posizione del Comitato l'oepra è stata rimossa dalla mostra fiorentina. Lo rende noto il Rivoli Boutique Hotel dove l'esposizione, con anche 30 presepi realizzati dall'artista Claudio Ladurini, è in corso fino al 6 gennaio. "Il presepe del crollo del Ponte Morandi, già esposto nel 2019, è intitolato Per non dimenticare - spiega in una nota la general manager del Rivoli Boutique Hotel, Chiara Caridi -. Siamo dispiaciuti di apprendere il disappunto da parte del Comitato vittime del crollo del Ponte Morandi di Genova. Abbiamo quindi deciso di rimuovere il presepe lasciando visibile la scritta 'per non dimenticare', con la convinzione che anche i presepi possano essere interpretati come dei memoriali, piccoli contributi di ricordo e di speranza".
Possetti ha poi ringraziato gli organizzatori della mostra "per l'attenzione che ci è stata dedicata".
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