"Un piano industriale dalle
prospettive lunghe e con moltissime incognite che lo rendono
incerto e complesso". Cosi il segretario genovese della Fiom
Stefano Bonazzi riassume la riunione che si è volta questo
pomeriggio al Mise per discutere del futuro degli stabilimenti
ex Ilva. Per completare la decarbonizzazione serviranno 10 anni
- spiega Bonazzi - e il piano è reso più incerto da una serie di
incognite, dal costo del gas a quello dell'energia al
dissequestro degli impianti". Se nella riunione si è parlato
soprattutto di Taranto, i sindacati genovesi hanno chiarito che
"lo stabilimento di Cornigliano non può attendere 10 anni. "Non
accetteremo di far spegnere Genova in attesa che Taranto sia
riconvertita. Qui c'è un accordo di programma e investimenti
urgenti da realizzare" ha detto Bonazzi.
"Si tratta dell'ennesimo incontro interlocutorio dove
perlomeno sono stati delineati i tempi ma restano molte
incognite in una situazione che resta di grande difficoltà"
aggiunge il segretario regionale della Fim Cisl Christian
Venzano. "I tempi per la decarbonizzazione sono molti lunghi e
nel frattempo abbiamo bisogno di risposte concrete a partire
dall'occupazione. Per quanto riguarda Genova in particolare è
importante che vengano fatti incontri specifici che attendiamo a
breve perché abbiamo necessità di risposte su occupazione e
investimenti".
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