"Amo il modo di scrivere di
Francesco Piccolo. I suoi libri li rileggo più volte. Per questo
mi fa piacere dare voce a questo testo costruito sui suoi lavori
letterari". Claudio Bisio esprime così la sua soddisfazione per
il ritorno al Teatro Nazionale in coppia con il regista Giorgio
Gallione. Martedì 18 gennaio al Teatro Ivo Chiesa debutterà in
prima nazionale "La mia vita raccontata male" testo tratto
appunto da Francesco Piccolo. In scena Claudio Bisio con i
chitarristi Marco Bianchi e Pietro Guarracino impegnati a
commentare musicalmente il racconto attraverso le composizione
scritte appositamente da Paolo Silvestri.
Bisio ha presentato il monologo di 75 minuti nel foyer del
teatro, presenti il presidente del teatro Alessandro Giglio, il
direttore Davide Livermore.
"Siamo particolarmente contenti di produrre questo testo - ha
dichiarato Livermore - per la presenza di un grande artista come
Bisio, di un grande regista come Gallione e della modalità
scelta per lo spettacolo, quel teatro-canzone che è una
tipologia meravigliosa di narrazione".
"Con Bisio - ha ironizzato Gallione - siamo ormai una coppia di
fatto. Abbiamo iniziato la nostra collaborazione venticinque
anni fa con "Monsieur Malaussène" di Pennac.
Il testo riprende varie parti di romanzi di Piccolo con una
particolare attenzione a "Il desiderio di essere come tutti",
premio Strega nel 2014.
"E' un tentativo - spiega Bisio - Di attraversare la vita di una
persona che assomiglia a me ma anche a molti. Un divertimento
malinconico. Personalmente mi riconosco al 98% nel personaggio.
Il 2% riguarda la moglie, una sdrammatizzatrice dell'umanità il
cui motto è "che sarà mai". La mia non è propriamente così!".
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