"Mi auguro che durante le
trattative prevalga il buon senso e si possa trovare una
soluzione condivisa. Da parte nostra c'è massima disponibilità
per trovare delle misure conservative, ma temo che alcuni
esuberi debbano essere messi in conto". Paolo Pajardi
vicepresidente Hi - Lex Italia spiega all'ANSA la posizione
dell'azienda di Chiavari specializzata in alzacristalli per auto
che ha annunciato ai sindacati un piano di contenimento dei
costi che prevede un esubero di 22 lavoratori su 240. Ieri si è
tenuto un incontro in Confindustria con i sindacati che hanno
ribadito la loro contrarietà ai licenziamenti.
"La Lames, attuale Hi-Lex, al momento dell'acquisizione da parte
dei giapponesi era in concordato fallimentare - ricorda Pajardi
e questo ha pesato su quello che poteva essere la nostra manovra
nel reperire commesse. Inoltre per il 2022 avevamo stimato un
fatturato di 70 milioni, previsione che, a causa degli effetti
del Covid sull'automotive - calo di produzione e carenza di
materie prime, microchip su tutti - e sul ritardo della messa in
produzione dei nuovi modelli di Alfa Romeo e Maserati, la Tonale
e la Grecale - per cui abbiamo commesse importanti, abbiamo
dovuto ribassare a 40 milioni".
Oggi si terranno 3 assemblee nello stabilimento di Chiavari, una
per ogni turno, e un'ora di sciopero. Il confronto tra le parti
è appena iniziato, "l'azienda non ha ancora inviato lettere a
nessuno - conclude Pajardi - mi auguro che nei prossimi giorni
si possa ragionare insieme alla Rsu senza rigidità da parte di
nessuno e si possa trovare un accordo che vada bene per tutti".
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