I dati dell'occupazione nel
secondo semestre 2021 e anche le previsioni per il 2022
nell'analisi sull'economica genovese di Confindustria Genova
hanno segno positivo, rispettivamente +0,4% e +0,6% con piccole
differenze fra i vari settori. Ma domanda e offerta faticano
ancora a incontrarsi. "Per le aziende, in tutti i settori ma
soprattutto quelli a maggiore innovazione - spiega Umberto
Risso, presidente di Confindustria Genova - alle altre
difficoltà si è aggiunta quella di reperire manodopera di ogni
tipo, intellettuale e manuale. C'è una richiesta che non è
soddisfatta". Il direttore di Confindustria Genova, Guido
Conforti, cita i numeri della banca dati di Excelsior, il
sistema delle Camere di commercio, per provare a fare una prima
stima, annunciando che la prossima presentazione degli
indicatori congiunturali sull'economia genovese conterrà anche i
dati sul mancato incontro di domanda e offerta.
"Fra le intenzioni di assunzione dichiarate dalle imprese e
le effettive assunzioni - dice - ci sono numeri diversi: ad
esempio sulle professioni intellettuali, scientifiche e di
elevata specializzazione il gap è di 1.600 persone, sulle
professioni tecniche di 3.360, artigiani, operai specializzati e
agricoltori 2040, conduttori di impianti, operai di macchinari,
1740". La somma sono circa 8.700 che possono considerarsi
assunzioni mancate nel 2021, per diversi motivi.
"Non vuol dire solo che le aziende non hanno trovato le
figure che cercavano, possono avere avuto diverse valutazioni
nel corso dell'anno, e deciso di non assumere, ma il gap esiste"
precisa ancora Conforti. Una delle strade per tentare di
colmarlo è la formazione.
"Le figure che si cercano sono essenzialmente quelle che
derivano dall' istruzione terziaria tecnologica che è stata
individuata da una recente legge in fase di promulgazione al
Senato che stiamo monitorando - sottolinea Guido Torrielli,
presidente dell'associazione rete fondazioni Its Italy -. Io
rappresento 116 Istituti tecnici superiori che formano 5 mila
giovani all'anno. Il Pnrr, che dovrebbe garantire 1,5 miliardi
al sistema degli Its, porterà a 25 mila giovani all'anno entro
il 2026".
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