Non è un calo fisico quello che ha colpito lo Spezia, reduce da due sconfitte consecutive contro Fiorentina e Bologna. Partite che hanno mostrato una squadra meno pericolosa rispetto alle uscite precedenti. "La stanchezza esiste, ma fino ad un certo punto. Conta più lo spirito. Giocatori giovani come ho io, non conoscono neanche i propri limiti. E vero, ci sono elementi che hanno giocato tanto perché se lo sono meritato. E sarà così fino alla fine", assicura Thiago Motta in conferenza stampa.
Manca forse la capacità di mandare qualche pallone in tribuna, di spezzare il ritmo degli avversari. "Ci sono tante cose che dobbiamo migliorare. Tra questo sicuramente la gestione del tempo e del pallone, anche se non siamo una squadra esperta per questo tipo di situazioni. Penso allo stesso Bologna, che invece ha questo tipo di calciatori" dice l'allenatore.
Il margine con la terzultima posizione si è assottigliata a quattro punti. "Vogliamo ritrovare la continuità che si era visto nelle ultime partite, compresi i primi minuti contro il Bologna. Giocando in casa, dobbiamo partire al massimo e cercare di portare l'inerzia dalla nostra parte. Abbiamo sempre voluto proporre gioco in questo campionato: in alcune partite bene, in altre meno. Anche per merito degli avversari. Dobbiamo stare attenti alla Roma. E' vero che hanno trovato squadre, di alto livello, che li hanno messi dietro. Ma tutte le squadre di Mourinho sanno soffrire e ripartire. Servirà equilibrio, testa ed entusiasmo" dice Motta.
Nzola va verso una maglia da titolare, Agudelo e Bourabia invece dovrebbero partire dalla panchina. "Ho sempre scelto in ottica della partita che avremmo dovuto affrontare. Bourabia si è sempre allenato al massimo, abbiamo ancora un test prima della partita e lui è a disposizione. Nzola sta bene e stava bene anche prima. Davanti a lui c'era Manaj, che sarà squalificato, e lui ha la possibilità di giocare. Anche per lui, vale le sensazioni date fino all'ultimo allenamento. Agudelo sa che deve fare ancora meglio".
Infine un pensiero per Kovalenko, calciatore ucraino che ieri ha voluto lanciare un messaggio di pace per la terra dove vivono ancora i suoi parenti. "E' un momento sicuramente difficile per lui. Ha tutto il nostro sostegno. Chiaramente valuto qualsiasi aspetto a livello sportivo quando devo decidere una formazione. E questa è una situazione particolare per lui".
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