Tantissimi i cittadini savonesi
scesi in piazza Mameli per dire "No" alla guerra e far sentire
la propria vicinanza alla comunità ucraina. Il presidio segue
quello che si è tenuto giovedì pomeriggio in seguito allo
scoppio della guerra tra Russia e Ucraina nella notte di
mercoledì ed è stato organizzato da Acli, Aned, Anpi, Arci, i
sindacati Cgil, Cisl e Uil, Legambiente e molta parte
dell'associazionismo. Presenti in piazza i sindaci di Albissola,
Stella, Quiliano, Savona.
I sindaci sono pronti a coordinarsi con la prefettura per
l'accoglienza dei cittadini ucraini che scappano dalla guerra.
Secondo il primo cittadino di Quiliano Nicola Isetta sarebbe
necessario "capire come poter affrontare l'accoglienza che
coinvolgerà i nostri territori nei prossimi giorni". Per il
sindaco di Albissola Gianluca Nasuti c'è "il dovere di metterci
a disposizione per la popolazione ucraina". Dello stesso avviso
anche il sindaco di Stella Andrea Castellini: "Questa guerra non
serviva a nessuno".
"L'Europa ha ancora aperte le profonde ferite derivanti dalle
due guerre mondiali, che hanno dilaniato intere popolazioni, per
rischiare un nuovo devastante conflitto - hanno sottolineato i
promotori della manifestazione -. Il governo italiano non si
dimentichi che l'articolo 11 della Costituzione recita che
l'Italia ripudia la guerra quale strumento di risoluzione dei
conflitti e dunque si adoperi con ogni mezzo per una risoluzione
negoziata".
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