Decine di coperte, quasi delle
lapidi di stoffa, rimarranno esposte fino a domani, al Palafiori
di Sanremo nella mostra sui cinquant'anni dal primo gay pride
italiano, che si svolse davanti al Casinò, in ricordo delle
vittime dell'Aids. Il primo caso di Hiv in Italia venne
diagnosticato proprio su un sanremese.
Ciascuna coperta è dedicata a una specifica persona. In
alcuni casi, vi si può leggere il nome della vittima,
accompagnato dalla data di nascita e di morte e ogni tanto da
una dedica o qualche ironico epitaffio del tipo: "Ragazzi! Ho
fatto proprio di tutto per rimanere con voi". Ciascuna coperta è
unica, caratterizzata da un motivo solitamente colorato, e
spesso divertente.
"C'è uno spazio dedicato alla storia dell'Hiv e dell'Aids che
per la comunità Lgbt è stata sicuramente importante - ha detto
Claudio Tosi (Arcigay Genova) -. Abbiamo anche un settore
dedicato alle pubblicazioni lgbt: prima, durante e dopo la
Seconda Guerra Mondiale".
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