"Con il perfezionamento della
vendita di Aspi a Cassa depositi e prestiti, Blackstone e
Macquarie si chiude purtroppo una delle pagine più scandalose
della nostra storia". Così Egle Possetti, portavoce del Comitato
ricordo vittime ponte Morandi dopo l'acquisizione della
partecipazione dell'88,06% di Autostrade per l'Italia detenuta
da Atlantia da parte di Holding Reti Autostradali S.p.A.
"Gli azionisti di Aspi - continua Possetti - passano al
ritiro, con i sorrisi smaglianti e la loro valigia colma dei
soldi degli italiani. Tanti cittadini forse non sanno che questi
oltre otto miliardi sono solo un piccolo acconto di tutti i
fondi che dovremo sborsare, infatti le infrastrutture di cui lo
stato riprende il controllo maggioritario sono malate gravi, che
necessitano di investimenti cospicui, se qualcuno non se ne
fosse accorto sono al collasso, nonostante i molti "cantieri"".
"A nulla è servita la nostra indignazione, a nulla è servita
l'indignazione di alcuni parlamentari, cittadini, tecnici -
prosegue - e questa vendita è stata perfezionata. Non sono stati
sufficienti 43 morti per rendere questa vicenda un reale punto
di svolta, per poter dare un senso al dolore, per dare "paga" a
chi non ha mai tenuto conto delle priorità".
"Su questa partita economica - conclude - siamo certi che il
giudizio della storia sarà implacabile, per ora vediamo solo il
tentativo di annebbiare la verità, vediamo solo uscire a testa
alta con sorriso sornione gli azionisti il cui unico intento in
questi anni è stato avere utili, tanti utili, vediamo restare
indifferenti coloro che avrebbero potuto cambiare le cose e ci
sentiamo sprofondare ancora più nel fango. Ancora una volta un
pugno allo stomaco alle nostre famiglie, uno smacco al nostro
dolore, uno schiaffo agli italiani onesti. Nessuno in questo
paese vuole cambiare, molti sperano che cali l'oblio, noi non
possiamo permetterlo".
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