Un alibi fino alle mezzanotte del
sabato "e anche oltre" per Daniele Bedini, l'uomo sottoposto a
fermo ieri con l'accusa di aver ucciso Nevila Pjetri, la
prostituta di 35 anni assassinata con due colpi calibro 22 alla
testa alle prime ore di domenica mattina. A questa ipotesi
difensiva sta lavorando, tra l'altro, il pool messo in campo dal
difensore dell'artigiano Rinaldo Reboa. Bedini infatti sostiene
che la sera di sabato è andato in un bar assieme ad alcuni amici
portandosi appresso pure il cane e di essersi fermato ben oltre
la mezzanotte.
Questa l'ipotesi difensiva. Intanto Bedini si trova nel
carcere della Spezia in attesa che venga effettuata l'udienza di
convalida del fermo. Stamani, l'avvocato Reboa ha incontrato il
magistrato che segue l'inchiesta Burani, che è in attesa della
relazione degli inquirenti. L'udienza di convalida verrà fissata
domani. A Bedini è stato contestato solo l'omicidio volontario
di Pjetri mentre, secondo Reboa, "per l'omicidio della trans non
c'è neppure il fumus di un eventuale coinvolgimento del mio
cliente".
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