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Assagenti: cinque pilastri per lo sviluppo di Genova

Assagenti: cinque pilastri per lo sviluppo di Genova

Diga, Terzo Valico, Gronda, digitalizzazione e Nodo ferroviario

GENOVA, 13 giugno 2022, 14:15

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"La cosa più importante è stata quella di avere una chiara comunità di intenti per la realizzazione delle opere che interesseranno lo scalo di Genova". Paolo Pessina, presidente degli agenti marittimi genovesi, si dice soddisfatto al termine dell'assemblea nel corso della quale l'associazione ha lanciato una "sfida" per il porto e l'economia Italia, una sfida basata su cinque pilastri per la Genova del futuro che sono la Nuova diga portuale, il Terzo Valico, il Nodo Ferroviario, la Gronda autostradale e la digitalizzazione per i quali si chiede il rispetto assoluto dei tempi di realizzazione. Si tratta di opere per le quali: "non devono esistere incognite sulla costruzione - ha spiegato - né tantomeno incertezze sui tempi della loro realizzazione, al costo di cambiare tutte le metodologie di approccio ai progetti e ai lavori e da fissare subito centri di responsabilità che saranno chiamati a rendere conto di queste opere". A questi temi si giunge quello di un "fantasma" da sconfiggere, quello della siderurgia.
    Secondo Pessina, un porto in affannosa ricerca di spazi per attività di movimentazione delle merci e di logistica non può più permettersi il lusso di ignorare un'area da un milione e 300 mila metri quadri incastonata al centro dello scalo. "Area - ha sottolineato Pessina - che è stata sino a oggi un tabù e della quale non si poteva parlare all'insegna di una presunta difesa di occupazione nel settore siderurgico, quando tutti sanno che il problema occupazionale potrebbe essere facilmente risolto, rendendo l'area di Cornigliano il polmone produttivo del porto".
    Una prima risposta è arrivata dal sindaco, Marco Bucci, che si è espresso a favore dell'utilizzo anche parziale, si parla di 500.000 metri quadri, delle aree siderurgiche. Ma l'assemblea è stata anche l'occasione per parlare del futuro della categoria.
    "Per decenni abbiamo vissuto di passato, subendo il declino di quella che è stata battezzata la città più vecchia d'Italia - ha concluso Pessina - ma la nostra categoria ha deciso di passare il testimone ai giovani che lavorano nelle nostre aziende dando vita a un vero e proprio think tank che da luglio inizierà a lavorare sul futuro".
   

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