Chiedono un presidio fisso delle
forze dell'ordine o comunque interventi più tempestivi, barriere
più efficienti, una riqualificazione reale. L'associazione
Pescatori liguri insieme a Coldiretti questa mattina ha tenuto
una conferenza stampa a calata Vignoso per protestare contro la
mancanza di sicurezza nella zona della antica darsena, dove
staziona una ventina di pescherecci e dove si trova un mercato
del pesce fresco. Effrazioni, furti, danni alle rete ed altre
strumentazioni ma anche spaccio e consumo di droga, alcolismo,
degrado generalizzato e aggressioni sono i problemi di fronte ai
quali si trovano quotidianamente, e ancora di più nelle ultime
settimane estive, gli operatori. Daniela Borriello, presidente
dell'associazione Pescatori Liguri e responsabile di Coldiretti
Impresa Pesca Liguria afferma: "La presenza di persone non
addette ai lavori sul molo e sulle banchine galleggianti
sottostanti calata Vignoso si è fatta ancora più pressante, nei
giorni scorsi qualcuno ha rubato dei razzi di segnalazione solo
per il gusto di farlo, ma i nostri pescatori si trovano a dover
scacciare giovani anche armati di coltello, chiediamo che
qualcuno intervenga prima che ci scappi il morto". Numerose le
segnalazioni quotidiane al 112: "Ma raramente arriva una
pattuglia, quando arriva è tardi e quindi noi chiediamo un
presidio di polizia, che funga da deterrente" aggiunge Paolo
Campocci, direttore di Coldiretti Genova. I pescatori della
Darsena vorrebbero anche barriere più alte e cancelli per
evitare che facilmente i malintenzionati raggiungano le banchine
e quindi i pescherecci.
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