Andare a votare, "non permettendo
all'astensionismo di qualunque origine di generare una sorta di
delega irresponsabile, ma non votate "candidati e partiti con
proposte in contrasto con principi fondamentali della dottrina
cattolica su vita, famiglia e persona". E' l'appello del vescovo
di Ventimiglia e Sanremo, Antonio Suetta, pubblicato sul sito
della Diocesi, in vista delle elezioni del 25 settembre. Il
vescovo nelle sue parole cita più volte le note dottrinali della
Congregazione per la Dottrina della Fede.
"Mi sta a cuore ribadire che il cattolico non può sostenere
con il proprio voto - meno ancora con la militanza politica
diretta - candidati, partiti, programmi e proposte in contrasto
con i cosiddetti e famosi "valori non negoziabili" e i principi
fondamentali della dottrina cattolica circa la morale, quali i
temi legati alla dignità della persona, alla vita, alla famiglia
e alle varie questioni antropologiche. Non può e non deve
sfuggire come alcuni programmi elettorali siano in assoluta
contrapposizione con la dottrina cattolica e con la Chiesa per
la presenza di punti come, ad esempio, le istanze della
ideologia gender, il suicidio assistito o l'eutanasia, il
cosiddetto riconoscimento dei diritti sessuali e riproduttivi
delle donne (sotto quest'ultima espressione spesso si intende
l'appoggio e la diffusione della pratica dell'aborto e la lotta
all'obiezione di coscienza dei medici e degli infermieri). Il
vescovo aggiunge: "Il cattolico non può valutare in relazione a
parametri accessori dipendenti dalla contingenza delle
situazioni oppure da una considerazione soggettiva di un
ipotetico 'male minore'".
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