Fratelli d'Italia si astiene e il centrodestra si divide nel Consiglio regionale della Liguria nella votazione di un ordine del giorno sul "diritto delle donne di scegliere l'interruzione volontaria di gravidanza". Il documento, presentato dal Pd, è stato approvato con 21 voti favorevoli: oltre al Pd hanno votato M5S, Lista Sansa, Lista Toti, Lega e Forza Italia. Tre consiglieri di FdI si sono astenuti e non sono interventi nel dibattito. Altri 6 consiglieri di centrodestra e centrosinistra erano fuori dall'aula al momento del voto.
L'ordine del giorno presentato dal consigliere Roberto Arboscello (Pd) impegna la Giunta Toti "a garantire alle donne che decidono di non portare a termine una gravidanza in Liguria di effettuare questa scelta senza dover superare alcuna difficoltà nell'accesso alle strutture che effettuano l'interruzione volontaria di gravidanza". La impegna anche a "sostenere nelle sedi più opportune la richiesta del Parlamento europeo di inserire il diritto all'aborto legale e sicuro nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea".
Il presidente della Regione Giovanni Toti ha espresso il parere favorevole della Giunta al documento, ma la sua indicazione non è stata seguita dai consiglieri del partito di Giorgia Meloni.
Arboscello ha denunciato "una disparità di accesso alle strutture per l'interruzione di gravidanza a livello territoriale in Liguria". Il presidente, che ha ancora al momento anche la delega alla Sanità, ha replicato che "sono 9 le strutture sanitarie per l'interruzione di gravidanza attive in Liguria e garantiscono il pieno rispetto della legge 194". Sono stati 2.007 gli aborti in Liguria nel 2021.
"A livello regionale il personale sanitario è pienamente sufficiente ad assicurare il servizio - sottolinea Toti -: i medici obiettori sono 64 su 123, gli anestesisti obiettori sono 67 su 204".
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