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Rigassificatore: Legambiente,a Panigaglia più emissioni dirette

Rigassificatore: Legambiente,a Panigaglia più emissioni dirette

Associazione lancia campagna 'c'è puzza di gas'

GENOVA, 19 novembre 2022, 16:29

Redazione ANSA

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"Le riprese effettuate a Panigaglia hanno mostrato ingenti emissioni dirette di metano in atmosfera, rilevate per diversi giorni e in maniera continua, dunque non giustificabili da una condizione emergenziale". Lo ha denunciato Stefano Sarti, vicepresidente Legambiente Liguria, a margine della campagna di sensibilizzazione 'C'è puzza di gas. Per il futuro del Pianeta non tapparti il naso', che si è svolta oggi con un flash mob nei pressi dell'ingresso del rigassificatore di Panigaglia, a Porto Venere (La Spezia).
    Il sito di Panigaglia è stato monitorato più volte da 'Clean air task force' che ha identificato "ingenti rilasci volontari di gas in atmosfera". "Oltre alla necessità di strumenti utili a monitorare una situazione dagli impatti negativi sul territorio, a livello più generale si evidenzia la mancanza di un Piano Energetico Regionale aggiornato e proiettato al 2030-2050, che rende complesso prevedere gli sviluppi futuri del settore e un piano di decarbonizzazione da seguire per centrare gli obiettivi climatici" ha rimarcato Sarti.
    La situazione energetica internazionale e l'avvio di una diversificazione dei fornitori hanno comportato sul sito un aumento della quantità di Gnl importato e "un incremento della rigassificazione del 31,5% rispetto al 2021" sottolinea Legambiente. Tra gennaio e settembre 2022 sono stati 1,3 miliardi i metri cubi di gas importati a Panigaglia. "Con l'aumento dei flussi di gas fossile, sia di importazione dall'estero che di potenziale esportazione verso la Sardegna, è fondamentale individuare degli strumenti normativi nazionali ed europei in grado di obbligare le imprese a monitorare le possibili dispersioni di gas fossile entro il 2025 - ha detto Katiuscia Eroe, responsabile Energia di Legambiente - Intervenire su questi sprechi è fondamentale non solo per il grave impatto climatico che tali perdite comportano, ma anche per ridurre ed eliminare lo spreco di una risorsa oggi centrale nelle politiche energetiche del Paese e non solo".
   

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