La caccia ai "furbetti" del reddito
di cittadinanza passa anche da una squadra di polizia
giudiziaria completamente dedicata. Il gruppo specializzato è
stato organizzato in procura a Genova ed è composto da due
finanzieri che si occupano di recuperare le somme erogate e non
dovute. A coordinare la sezione è il procuratore aggiunto
Vittorio Ranieri Miniati, che guida il gruppo reati contro la
pubblica amministrazione.
I due finanzieri, in pratica, raccolgono tutte le denunce
presentate dall'Inps e dalle forze di polizia e per le
erogazioni non dovute che superano i 4000 euro viene chiesto il
sequestro della somma. Sequestri poi accordati dai giudici delle
indagini preliminari. Non sempre è però possibile recuperare le
cifre. Il primo risultato tangibile è comunque il blocco delle
erogazioni da parte dell'Istituto nazionale di previdenza. In
poco più di due anni, dal 2020 ai primi due mesi del 2022, i
casi di "furbetti" del reddito di cittadinanza è aumentato di
quattro volte a Genova, secondo i dati raccolti fino a fine
febbraio. Dagli 83 fascicoli di due anni fa si è passati ai 324
del 2021. Il pool di magistrati ha deciso di contestare non
soltanto il reato di falso in autocertificazione ma anche la
truffa ai danni dello Stato a chi ha percepito il reddito senza
averne i requisiti. Nella maggior parte dei casi ad avere
usufruito indebitamente del reddito sono stati stranieri che non
avevano il requisito dei 10 anni di residenza in Italia ma anche
italiani con carichi penali pendenti.
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