"La sanità ha bisogno di
un'iniezione robusta non solo di denaro ma anche di regole
nuove. Non mancano 70 milioni alla Liguria (previsti 30 su 100
richiesti, ndr), mancano alcuni miliardi alla sanità italiana".
Lo afferma il presidente della Liguria Giovanni Toti a proposito
dei fondi destinati dalla Manovra alla sanità. "Nell'incontro
con il Governo della prossima settimana discuteremo e speriamo
di chiudere sul riparto per il 2022 che arriva già in ritardo.
Parleremo anche della nuova legge di stabilità su cui le Regioni
non sono ancora state consultate. Di sicuro, per i numeri che
vediamo, c'è una mancanza di fondi importante", dice Toti.
Il governatore chiede nuove regole. "La sanità italiana vale
sul Pil un paio di punti in meno delle migliori sanità europee,
come quella britannica e tedesca, ma servono anche nuove regole.
Occorre cambiare quelle di ingaggio dei medici nei pronto
soccorso, occorre cambiare quelle degli infermieri
medicalizzandoli come avviene in Gran Bretagna e in Francia,
occorre accrescere responsabilità e ruoli agli operatori socio
sanitari. Su questo credo che un governo a inizio legislatura
farebbe bene ad aprire un confronto con le Regioni e con tutte
le categorie perché mentre con il Pnrr dovremmo aumentare la
potenza della sanità, rischiamo di trovarci in difficoltà a
reperire personale e fare spesa corrente. Per quanti soldi ci
dia il Governo oggi non troveremo medici di urgenza,
ginecologici e altre professionalità. Occorre cambiare la
struttura: nei pronto soccorso inglesi e francesi, gli
infermieri fanno triage, operazioni molto vicine al mondo medico
perché sono universitari molto specializzati se il governo vorrà
aprire un confronto le Regioni ci saranno e sanno anche che cosa
chiedere", conclude.
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