Indaga la Dda per gli incendi alle
sedi della Marr, l'azienda di distribuzione pasti di Rimini,
avvenuti in Liguria ieri sera e il 13 novembre. Il fascicolo è
in mano al sostituto procuratore Marzo Zocco e al procuratore
capo Nicola Piacente. L'ipotesi di reato è incendio doloso. Sono
due le piste seguite dagli investigatori: quella della
criminalità organizzata e quella anarchica. La seconda è legata
alla rivendicazione sui siti d'area apparsa il 9 novembre
all'indomani del fallito attentato alla sede della Marr di
Anzola, nella città metropolitana di Bologna. Solo nelle
prossime ore dunque si deciderà quali aggravanti contestare, se
quella mafiosa o quella terroristica.
Gli anarchici avevano scritto di avere incendiato alcuni
mezzi della Marr perché "è un'azienda da anni coinvolta nel
rifornimento dei pasti di carceri e centri di espulsione per
immigrati. Il suo profitto si regge sulla reclusione di migliaia
di persone. Quello che abbiamo fatto è per tutti i pasti di
merda che consegnano. È per tutte le persone che si ammalano a
causa di un'alimentazione malsana nelle strutture rifornite da
questa azienda. Ed è soprattutto per chi ha scelto di lottare in
carcere, proprio rinunciando al cibo. Siamo con Alfredo Cospito
prigioniero anarchico nella sezione 41 bis". Le scorse settimane
tre persone avevano imbrattato l'ingresso del tribunale di
Genova con la vernice rossa e scritte che facevano sempre
riferimento a Cospito.
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