Colpo di scena al processo per il
crollo del ponte Morandi (14 agosto 2018, 14 vittime). I
documenti che la procura doveva sfoltire sono aumentati passando
da 22.355 files a 23.245. "Forse un problema informatico" ha
detto la procura. Per capire cosa è successo il collegio
giudicante ha sospeso l'udienza e rinviato a domani. Il 16
novembre i giudici avevano dato cinque giorni di tempo per
sfoltire i circa 60 mila documenti depositati dai pubblici
ministero Massimo Terrile e Walter Cotugno. Lunedì scorso i
difensori degli imputati hanno preso i nuovi documenti che
dovevano essere sfoltiti e i giudici avevano concesso altro
tempo per prendere visione. Oggi la nuova sorpresa: invece che
diminuire i documenti sono aumentati. Domani la procura
spiegherà cosa è successo. Già oggi la procura ha comunque
spiegato di avere tolto solo alcuni documenti ma di averne
lasciato sostanzialmente immutato il "peso". Un comportamento
che ai difensori non appare legittimo vista l'impossibilità per
gli avvocati di potere consultare questa mole di materiale in
tempi brevi .
"Rovesciare questa montagna inesplorabile e insondabile -
spiega l'avvocato Massimo Ceresa Gastaldo - significa
stravolgere la fisionomia dell'accertamento e la sua
funzionalità. Il tribunale ha il dovere di affrancarsi dalla
logica 'per ora va tutto bene poi si vedrà' e chiedo di
assicurare non fittiziamente il diritto alla prova. Non
chiediamo di allungare i tempi, siamo i primi a non volerlo. Ma
chiediamo modalità rispettose per il tribunale e le parti di
esercitare i propri diritti e le proprie prerogative".
Sono 58 le persone imputate tra ex dirigenti di Autostrade e
Spea (la controllata che si occupava delle manutenzioni) e
tecnici, ex e attuali dirigenti del ministero delle
Infrastrutture e del provveditorato delle opere pubbliche. Le
due società sono uscite dal processo patteggiando circa 30
milioni. Secondo l'accusa tutti sapevano delle condizioni del
Morandi ma nessuno fece nulla seguendo la logica del risparmio
per garantire maggiori utili da distribuire ai soci.
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