/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Soldi in cambio di lavoro: Appello conferma condanna

Soldi in cambio di lavoro: Appello conferma condanna

Responsabile pubblica assistenza chiese metà stipendio

BORDIGHERA, 01 dicembre 2022, 17:22

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

La Corte di Appello di Genova ha confermato, oggi, la condanna in primo grado a 3 anni e 6 mesi di reclusione e all'interdizione per 5 anni dai pubblici uffici nei confronti di Annamaria Ferrara, 42 anni, ex responsabile della pubblica assistenza Ponente Emergenza di Bordighera (Imperia), accusata di estorsione per avere preteso da un lavoratore metà dello stipendio, ovvero 500 euro, per assumerlo. Il suo difensore, l'avvocato Marco Bosio ha annunciato che attenderà i novanta giorni per il deposito della sentenza, dopodiché ricorrerà in Cassazione.
    Dopo aver ottenuto in primo grado la derubricazione del reato, da concussione a estorsione, Bosio vuole infatti dimostrare che, secondo l'attuale giurisprudenza, se la richiesta di denaro avviene prima dell'assunzione e il lavoratore accetta, come in questo caso, non c'è un ingiusto danno, ma al massimo un ingiusto profitto. "Inoltre - dichiara il legale - si tratta di una situazione migliorativa, con la persona che passa dallo stato di disoccupato a quello di dipendente. Il reato, invece, si configurerebbe qualora la richiesta di denaro avvenisse a rapporto di lavoro già avviato, con la minaccia di un licenziamento".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza