Grazie a una rete internet
sottomarina senza cavi e made in Italy, si potranno realizzare
osservatori wireless lungo la costa ligure e genovese per
monitorare lo stato di salute del mare, dall'ossigeno disciolto
alla temperatura, alla salinità, fino alle correnti e le onde,
durante The Ocean race. E sempre grazie alla rete wireless
sottomarina attraverso un tablet i sub si potranno connettersi
durante le manifestazioni sportive e potranno essere
localizzati. Il progetto Greta, di Wsense, azienda, nata nel
2017 da uno spin off dell'Università di Roma con un gruppo di
ricercatori e uno di imprenditori e manager, che oggi conta 50
addetti fra Italia e Norvegia, è uno dei sei vincitori di "Verso
The Ocean Race - Call For Innovation, lo sport nella Blue
Economy" e ha presentato oggi a Genova i due ambiti del progetto
Greta. "Grazie alle tecnologie che abbiamo sviluppato che stanno
realizzando il più piccolo modem acustico sottomarino, un
sistema miniaturizzato che può essere 1 cm per 5, che ci
permette di creare reti sottomarine, presentiamo un sistema per
subacquei, grazie al quale potranno essere localizzati e
connessi e quindi grazie ad un tablet saranno in grado di
comunicare fra oro e potremo sapere la loro posizione" spiega
Chiara Petrioli, docente de La Sapienza di Roma, pioniera delle
reti sottomarine e dell'internet of underwater things,
fondatrice e amministratore delegato di Wsense che sarà
all'interno dell'Innovation village allestito a Genova
all'interno del village che accoglierà la tappa finale della
Ocean Race e anche all'interno del padiglione dedicato a Genova
allestito nelle altre tappe della regata. La società inoltre
aprirà a breve presso il Blue District del Comune di Genova una
sede operativa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA