Il giudice per l'udienza
preliminare Elisa Campagna ha condannato a oltre 39 anni di
carcere in totale sei persone nell'ambito di un'inchiesta su una
presunta associazione finalizzata al traffico di droga tra la
Brianza e Massa (Massa Carrara), con base logistica un'azienda
che produce divani nella provincia di Monza-Brianza. L'indagine,
coordinata dal sostituto procuratore della Dda Federico Manotti,
aveva portato a quattro arresti e un obbligo di dimora, mentre
una sesta persona era stata indagata in stato di libertà .
Tra gli arrestati due fratelli di 36 e 45 anni, residenti uno
in Toscana l'altro in Lombardia, indicati dagli inquirenti come
i promotori dell'organizzazione, e il loro padre di 73 anni,
finito ai domiciliari, che avrebbe avuto compiti di trasporto
dello stupefacente. Il quarto arrestato, un uomo di 58 anni,
avrebbe curato lo stoccaggio e lo smercio della droga sulla
piazza di Massa. L'inchiesta, condotta dai carabinieri di Massa
Carrara, aveva portato anche a una misura dell'obbligo di dimora
per un 63enne residente in Lombardia, che avrebbe avuto un ruolo
nel trasporto della droga e nella predisposizione delle auto per
occultarla durante i viaggi. Le indagini, partite due anni
fa, avrebbero svelato l'esistenza di un'organizzazione, composta
da massesi e brianzoli, "impegnata nell'approvvigionamento,
anche dall'estero, di ingenti quantitativi di hashish, marijuana
e cocaina, che venivano successivamente smerciati in diverse
province d'Italia, con particolare riferimento a quelle di
Massa, Lucca, Milano, Monza, Como, Varese e Ravenna. Nel corso
delle indagini erano state arrestate altre 9 persone in
flagranza di reato e sequestrati complessivamente 134 chili di
hashish, 673 di marijuana e numerose dosi di cocaina.
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