Il procuratore aggiunto di
Genova Francesco Pinto e il sostituto Giancarlo Vona potranno
interrogare i due indagati nell'ambito dell'inchiesta sulla
presunta maxi evasione da 153 milioni messa in piedi da Booking,
la piattaforma on line che gestisce tra l'altro l'affitto di
case.
I pm italiani hanno ricevuto il via libera per l'ordine di
indagine europea dalla procura olandese. Oltre ai due indagati
per evasione fiscale, i dirigenti del colosso delle prenotazioni
on line Olivier Bisserier, in carica fra il 2013 e 2019, e
Marcela Martin, che ha ricoperto l'incarico tra il 2019 e 2020,
verranno sentite altre cinque testimoni come persone informate
dei fatti. I magistrati italiani potranno anche controllare
tutta la documentazione richiesta.
Le indagini del primo gruppo della guardia di finanza
genovese, partite nel 2018, sono state rese particolarmente
difficili per la scarsa collaborazione delle autorità straniere.
Adesso i pm Pinto e Vona vogliono capire come Booking abbia, in
passato, gestito l'acquisizione di notizie relative ai propri
clienti privi di partita Iva per comprendere se gli stessi
rivestissero la qualifica di imprenditori e poi se, dopo l'avvio
dell'inchiesta e in particolare dal 2020, il colosso olandese
abbia adottato un modello organizzativo che eviti le distorsioni
del passato provvedendo a fatturare ai privati non imprenditori
con regolare applicazione dell'Iva.
Dall'indagine era emerso "come la società olandese era solita
emettere fatture senza Iva applicando il meccanismo del 'reverse
charge' anche nei casi in cui la struttura ricettiva era priva
della relativa partita, con la conseguenza che l'imposta non
veniva dichiarata né versata in Italia". I militari hanno
consultato le banche dati e fonti aperte e con i dati messi a
disposizione dalla multinazionale e relativi alle commissioni
applicate a 896.500 posizioni di clienti in Italia si è
ricostruito un fatturato per un ammontare di circa 700 milioni;
su tale importo la società avrebbe dovuto procedere alla
dichiarazione annuale Iva e versare nelle casse erariali oltre
153 milioni di imposta.
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