Un genitore amministratore di
sostegno della figlia bisognosa di cure urgenti per la
neuroriabilitazione di alta specializzazione all'estero ha vinto
la battaglia al Tar della Liguria e ha ottenuto di vedersi
riconosciuto dalla Asl 3 di Genova il rimborso per le spese
sostenute in una clinica privata svizzera. I giudici
amministrativi con sentenza hanno accolto il ricorso giudicando
illegittimi i rifiuti opposti dall'Asl 3 ligure, ribadendo "la
sussistenza dei presupposti per il trasferimento all'estero
della paziente (patologia, necessità di cure di elevata
specializzazione, assenza di centri idonei sul territorio
nazionale)".
Il Tar ha condannato l'Asl 3 ad accogliere le richieste del
ricorrente presentate gli scorsi gennaio e maggio e a rimborsare
le spese sostenute e documentate per l'effettuazione delle cure
all'estero nel marzo e nell'agosto 2022. Visti i rifiuti
dell'Asl 3, il genitore della figlia si era recato a proprie
spese all'estero con la figlia e aveva impugnato al Tar gli atti
negativi nei confronti della sua richiesta emanati dalla Asl 3
Genove e dal Centro regionale ligure di riferimento per le cure
di neuroriabilitazione di alta specialità all'estero.
Il Tar ha sottolineato che non è stata mai in discussione la
"necessità d'implementare le cure che la giovane riceve sul
territorio mediante sedute settimanali di fisioterapia,
individuando in quest'ottica un centro di riferimento
specializzato che possa abbinare periodi di intensività di cura
con monitoraggio specialistico delle problematiche internistiche
tipiche delle fasi più avanzate della malattia in modo da
intercettarle precocemente".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA