Boom di truffe informatiche e
cyber attacchi ad aziende, infrastrutture e istituzioni in
Liguria mentre calano, seppur di poco, i casi di cyberbullismo.
E' quanto emerge dal bilancio delle attività svolte nel 2022
dalla polizia postale.
Nel dettaglio sono stati 420 gli attacchi rilevati dagli
agenti rispetto ai 231 del 2021 pari all'82% in più. Sono state
indagate 19 persone nell'anno appena trascorso rispetto alle 12
precedenti, con un incremento del 58%. Per quanto riguarda le
truffe in rete gli investigatori del compartimento ligure hanno
trattato 250 casi, rispetto ai 140 del 2021, con un incremento
del 78% e sono state indagate 115 persone rispetto alle 104
precedenti. Le truffe hanno fruttato 7 milioni rispetto ai 3 del
2021 con un incremento del 133%.
Nell'anno appena trascorso sono state 63 le persone indagate
in Liguria per adescamento on line e pedopornografia in rete,
due in più rispetto al 2021. Quasi uguali i dati relativi al
cyberbullismo: sono passati da 9 a 12 i casi nella fascia di età
tra i 14 e i 17 anni, mentre sono diminuiti da 3 a 2 quelli tra
i ragazzini tra i 10 e i 13 anni. La flessione, spiegano dalla
polizia postale, "può essere interpretata come effetto della
normalizzazione delle abitudini dei ragazzi: non si può
escludere che il ritorno ad una vita sociale priva di
restrizioni abbia avuto un'influenza positiva sulla qualità
delle interazioni sociali, delle relazioni tra coetanei".
Per quanto riguarda i reati contro la persona in Liguria sono
stati trattati 152 casi (erano 144 nel 2021) e sono state
denunciate 56 persone (79 l'anno precedente). Infine, i casi di
cyberterrorismo sono stati 55 (48 nel 2021) e sei le persone
indagate (tre l'anno prima). Sono state 32 le frodi
informatiche, rispetto alle 26 del 2021, con oltre 3 milioni
sottratti illecitamente.
Nel bilancio gli investigatori hanno ricordato le principali
operazioni: da ultimo quella contro un gruppo di ragazzini che
inneggiava all'antisemitismo su Telegram.
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