Oltre 180 porzioni di riso speziato
al pomodoro e pollo. Le ha fornite oggi alla Caritas diocesana
un ristorante della Spezia. È il pranzo dei migranti della Geo
Barents. "Perché farlo? Perché no? Ci siamo alzati un po' prima
e abbiamo cucinato. A noi sembra giusto farlo, c'è gente che
tutte le mattine non sa se mangia e invece noi non sappiamo cosa
mangiare. Io cerco di insegnarlo ogni giorno ai miei figli"
spiega Silvia Cardelli, chef dell'Osteria della Corte, che ha
consegnato i pasti alla Caritas con la figlia Celeste. Nel
ristorante hanno lavorato diversi profughi, tra cui Kassim,
arrivato dal Ghana "proprio come questi ragazzi. Oggi è
diventato il mio secondo chef. È un ragazzo veramente in gamba".
Intanto una cinquantina dei 237 naufraghi è già stata inviata
alle strutture di accoglienza individuate fuori regione.
Questa mattina si è svolto un presidio organizzato da Amnesty
International, a Largo Fiorillo, davanti all'ex Terminal 1, dove
sono sistemati i migranti. Al passaggio delle navette che
trasferiscono i migranti dalle banchine al punto di prima
accoglienza hanno alzato cartelli con le scritte "Welcome",
"Siamo tutti migranti", "Prima le persone poi le frontiere".
La prima notte dei migranti sbarcati si è svolta senza problemi.
I casi Covid accertati sono 17, con gli asintomatici inviati a
Genova e i sintomatici all'ospedale di Sarzana. "Ieri sera le
operazioni di controllo si sono concluse a mezzanotte, qui al
Terminal abbiamo minori, donne e anche adulti" spiega don Luca
Palei, della Caritas diocesana. Presente anche una famiglia di 8
persone. Il bimbo non accompagnato più piccolo "ha appena 12
anni" spiega Palei.
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