"Ben vengano i controlli della
Corte dei Conti che siamo sicuri certificheranno la qualità e la
legittimità di ogni azione da noi intrapresa. Nessuno può
immaginare di sminuire, sporcare, delegittimare una delle
migliori esperienze della pubblica amministrazione e tanto meno
riportare indietro l'Italia, che ha bisogno di crescere, nel
vortice infinito dei cavilli, della burocrazia malata, del
formalismo paralizzante. E speriamo solo che non si compia un
passo indietro, tornando all'immobilismo del passato, quando
ogni azione compiuta per la comunità era rallentata e ostacolata
da continui e pretestuosi ricorsi, trasformando un legittimo
potere dello Stato in un disincentivo al prendersi
responsabilità" Commentano così il presidente della Regione
Liguria e commissario per la gestione dell'emergenza di
Protezione Civile Giovanni Toti e il sindaco di Genova e
commissario per la ricostruzione Marco Bucci l'indagine della
procura regionale della Corte dei Conti della Liguria circa le
spese sostenute per far fronte all'emergenza dopo il crollo di
Ponte Morandi.
"Siamo orgogliosi del lavoro svolto a Genova durante
l'emergenza seguita al crollo del ponte Morandi e di tutte le
attività legate alla sua ricostruzione -hanno aggiunto Toti e
Bucci-. Un lavoro che ha visto tutte le istituzioni unite,
lavorando fianco a fianco, con coraggio e determinazione. I
risultati sono sotto gli occhi di tutti: gli sfollati hanno
ottenuto una casa in poche settimane, le imprese sono state
risarcite, la città ha gestito le sue emergenze, anche legate
alla viabilità, e comprese quelle legate al più grande porto del
paese. E l'Italia, unica nella sua storia, ha saputo costruire
una grande opera come il ponte San Giorgio, disegnato da Renzo
Piano, in poco meno di due anni. Tutto questo non è solo un
nostro orgoglio ma rappresenta l'orgoglio delle migliaia di
persone che hanno portato il loro contributo per raggiungere
questo obiettivo in tempi record. Tutto questo è un esempio da
cui il paese non deve tornare indietro".
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