Due cortei per fermare il conflitto
fra Russia e Ucraina e l'invio di armi, dal titolo 'Pace tra gli
oppressi, guerra agli oppressori', organizzati dalla
Confederazione unitaria di base (Cub), si svolgeranno domani a
Roma e Genova. La manifestazione nella Capitale partirà alle 15
da piazza don Bosco e arriverà davanti all'aeroporto di
Centocelle, quella nel capoluogo ligure inizierà alle 14.30 con
ritrovo al Varco Etiopia.
Il sindacato intende "promuovere la pace e chiedere l'avvio
di trattative internazionali per porre fine al conflitto che sta
insanguinando l'Europa". "L'Italia - sottolinea la Cub - ripudia
la guerra, in base al dettato costituzionale e la maggioranza
degli italiani non condivide le scelte politiche che pongono il
nostro Paese in una posizione di cobelligeranza a fianco di una
delle Nazioni in conflitto". Il sindacato chiede di "supportare
l'Ucraina con aiuti concreti ma ritiene che l'invio di altre
armi non farà che peggiorare il quadro internazionale conducendo
a una sempre più pericolosa escalation militare di cui non si
possono prevedere e controllare gli sviluppi, che nella peggiore
delle ipotesi potrebbero condurre alla catastrofe di una guerra
nucleare" e afferma che " i fondi che il Governo sta destinando
alla guerra dovrebbero invece servire per aumentare i salari dei
lavoratori e implementare il sistema di welfare generale del
nostro Paese".
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